Attività culturale e professionale
In ogni attività Pietro Leone, da professore, da preside e da provveditore agli studi ebbe come fine precipuo quello di servire e fare progredire la scuola. Grazie anche alla fiducia in lui riposta dai superiori, potè operare a tutti i livelli, in modo brillantemente innovativo, ma sempre coerente con i valori e i principi etici di uno stato civile ed emocratico.Venne nominato dal Ministero della P.I.:
- Collaboratore delle attività di Scuola secondaria,
- Corrispondente del Centro Didattico Nazionale Studi e Documenti di Firenze;
- Corrispondente dell’Ufficio Centri Didattici Nazionali.
Per incarico del Ministero della P.I., nel 1953 andò in Inghilterra, in Francia e in Belgio per studiarvi gli ordinamenti scolastici.
Divenne uno dei più competenti preparatori della riforma della scuola media, di cui studiò e suggerì le finalità e i programmi, in relazione al dettato costituzionale, ancotra non attuato in materia scolastica, e alle nuove esigenze del Paese. Attuò esperimenti di scuola media unificata dal 1954 al 1960 e, in particolare la scuola media, da lui diretta, a Caltanissetta, ebbe una speciale menzione del Centro didattico Nazionale, per un’inchiesta medico-pedagogica sulla comparazione di dati su salute e rendimento scolastico degli alunni, grazie al lavoro sinergico di docenti e di un’equipe medica, che precorreva le esperienze e le innovazioni che sarebbero state realizzate quaranta anni più tardi.
A Benevento e a Verona, come Provveditore agli Studi, Pietro Leone promosse innumerevoli attività, soprattutto di aggiornamento degli insegnanti, per rendere la Scuola rispondente alle esigenze sociali, culturali e tecnologiche di una società in trasformazione, ma sempre fedele allo spirito della Costituzione della Repubblica.