Biografia
Nacque a Caltanissetta il 7 marzo 1917. Il padre era avvocato di un’antica famiglia di origini palermitane che vantava antenati illustri. La madre Sisina Giardina apparteneva ad una famiglia di uomini di legge, fra cui Diego Giardina principe di S. Caterina, Capitano Giustiziere di Palermo, avvocati e giuristi.
Rimasto orfano in tenera età, fu educato da entrambe le famiglie di appartenenza. Intraprese la via degli studi classici, oltre che per tradizione familiare, per una spiccata attitudine. Frequentò il Ginnasio-Liceo “Ruggero Settimo” di Caltanissetta e conseguì il diploma di maturità classica a soli 17 anni, con risultati eccellenti. Si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, dove fu allievo di maestri, come Natalino Sapegno e Carlo Garufi. Durante gli anni universitari si distinse in tutti gli studi e in tutte le attività accademiche. Per i suoi articoli riuscì ad essere ammesso, prima della laurea, all’albo dei pubblicisti e a quello dei giornalisti.
Dopo avere conseguito la laurea con 110 e lode, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza per rendere omaggio alle tradizioni di entrambe le famiglie di origine, materna e paterna. Non riuscirà a conseguire la seconda laurea per lo scoppio della II guerra mondiale. Però, nel 1938 superò il concorso per i licei, risultando il più giovane vincitore di cattedra d’Italia e venne assegnato al Liceo Classico Ruggero Settimo di Caltanissetta. All’inizio della guerra, decise di rinunciare al diritto all’esonero alle armi e di partecipare da volontario alle operazioni di guerra, non per ragioni ideologiche, ma etiche, per solidarietà verso gli altri giovani. Dapprima prese parte alla campagna sul fronte greco-albanese e poi alla campagna di Russia, meritando la Croce al merito.
Dopo il ritorno dalla guerra, riprese il servizio scolastico ed ebbe parte attiva nella ricostruzione culturale della sua città, insieme ad altri intellettuali fra i quali Vitaliano Brancati, Giuseppe Granata, Leonardo Sciascia. Si sposò con Maria Ragona ed ebbero due figli.
Nel 1954 risultò il più giovane preside d’Italia, al 6° posto, su 118, nella graduatoria dei vincitori del concorso. Immediatamente fu scelto, con pochissimi altri studiosi italiani, dal Ministero della Pubblica Istruzione per preparare la riforma della scuola media. Per questa finalità, fu mandato in Belgio, Francia e Inghilterra e i risultati delle ricerche furono materia di elaborazione delle commisioni ministeriali e parlamentari per la riforma della scuola media che sarebbe stata varata nel 1960.
La scuola media “G.Verga” di Caltanissetta, sotto la sua presidenza, fu tra le pochissime scuole medie-pilota in Italia, che sperimentarono, prima della riforma, un nuovo ordinamento, con curricula di materie nuove, come l’educazione tecnica e quella artistica, coniugando per la prima volta il sapere umanistico, quello scientifico, tecnico e scientifico.
Il Preside Leone, con un team di insegnanti, armati di entusiasmo e di coraggio, sperimentava in quegli anni anche una gestione collegiale con iniziative che aprivano la scuola al territorio. Caltanissetta e la scuola media Giovanni Verga furono, per un breve ma intenso periodo, al centro dell’attenzione sia del Ministero della P.I. sia della stampa: per esempio, la giornalista Camilla Cederna fu inviata dal Corriere della Sera a Caltanissetta per un servizio giornalistico su quella realtà.
Pietro Leone ebbe parte attiva anche nella vita politica della sua città per un brevissimo periodo, all’interno di un’esperienza ante litteram di centro- sinistra. Venne eletto vice-sindaco, ma lasciò l’incarico dopo poco tempo per ritornare ad operare nella scuola a tempo pieno. Nel 1963 risultò, in seguito al concorso nazionale, essere il più giovane provveditore agli studi d’Italia. La prima sede fu Benevento, dove diresse le istituzioni scolastiche dal 1963 al 1967, anno in cui fu chiamato a dirigere il Provveditorato di Verona. In questa città morì il 29 ottobre 1970.
Inaugurazione della scuola media M.L. King di Verona: Il Provveditore Leone e Coretta King